Arrivi al sabato in affanno, guardi la tua libreria e cerchi un titolo, un libro magari letto venti anni fa, che ricordi ma non tanto, per sfogliarlo, rileggerlo con occhi diversi, e scopri lui: un romanzo di sole 100 pagine, che riassume tutta una vita, anzi due; quella di Francoise de Beauvoir, la madre e Simone la figlia. Due donne che non si sono mai conosciute del tutto in vita, ma che lo fanno nell'ultimo mese prima della morte dell'anziana signora. Da una semplice caduta in casa, con conseguente rottura del femore, la settantottenne si scopre affetta da un tumore devastante che non le lascia scampo. È lì, nel letto dell'ospedale, nell'avvicendarsi con la sorella al suo capezzale che Simone, scrittrice di successo, ripercorre gli anni vissuti con la madre, cercando di capire il suo carattere, le sue emozioni, le sue decisioni. Sospeso il giudizio, ma solo con un rinnovato spirito filiale, la donna riesce ad accompagnare verso i suoi ultimi attimi, con serenità, la madre. Un libro che vibra dentro l'animo del lettore, che lo porta a confrontarsi con il mistero della vita, in maniera asciutta, con una lucidità che può sembrare distacco, ma che altro non è che una presa di coscienza che l'inevitabile si può rendere più dolce se condiviso con chi si ama.
Frasi del libro
"Sto per voltare pagina. Già l'aveva voltata, una pagina, con straordinario coraggio, dopo la morte di mio padre. Nonostante il suo cocente dolore, non si era lasciata sommergere dal passato."
"Priva delle gioie del corpo e d'ogni soddisfazione di vanità, schiava di fatiche ingrate che l' annoiavano e l'umiliavano, questa donna orgogliosa e testarda non era fatta per la rassegnazione."
"Ho compreso per mio conto, fino al midollo delle ossa, che, negli ultimi istanti di un moribondo si può racchiudere l'infinito."
Il libro è distribuito da Einaudi
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