Come il fuoco che brucia nel tizzone di un camino e che continua a scoppiettare consapevole dell'imminente fine, il vecchio generale resiste al tempo inesorabile, solo, nell'attesa del ritorno di colui che fu suo amico fraterno, per porgli due domande. Due domande prima di accomiatarsi.
L'uomo aspetta questo momento da ben 42 anni e, quando tutto si compie, ai due non resta che rievocare ciò che fu la loro vita da quando vivevano in perfetta simbiosi, quasi fossero gemelli. Konrad ed Heinrik; il primo dotato di un animo artistico, costretto alla carriera militare suo malgrado, vessato dai sensi di colpa verso i genitori, che hanno sacrificato loro stessi, per dare un futuro migliore al figlio, e l'amico, ricco e sfrontato, in gioventù afflitto da problemi di salute. I due affrontano la carriera militare insieme, la loro amicizia sembra unica, indissolubile, fintanto che il mite Konrad, dopo una battuta di caccia, fugge. Quale è il motivo che lo ha portato ad allontanarsi in gran segreto?
Le braci è un romanzo breve, intenso, che lascia, una volta letto, la sensazione di aver a che fare con un classico ottocentesco. Un racconto sull'amore, le fragilità umane, i tarli del dubbio, sul vero significato dell'amicizia. Un volume da leggere tutto d'un fiato, scorrevole, mai banale.
Frasi del libro
"Gli uomini contribuiscono al loro destino, a determinare certi eventi. Invocano il loro destino, lo stringono a sé e non se ne separano più. Agiscono così pur sapendo fin dall'inizio che il loro modo di agire porterà a risultati nefasti."
"Perchè la passione non si piega alle leggi della ragione, non si cura minimamente di quello che riceverà in cambio, vuole esprimersi fino in fondo, imporre la sua volontà, anche se in cambio non ottiene altro che sentimenti mansueti, amicizia e indulgenza. Ogni vera passione è senza speranza, altrimenti non sarebbe una passione ma un semplice patto, un accordo ragionevole, uno scambio di banali interessi."
Il libro è edito da Gli Adelphi
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