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Sotto il burqa



Cosa si può dire ad una bambina che vive nella Kabul sotto attacco ed in mano ai talebani? Niente. Si cresce in fretta, nonostante gli undici anni a causa dei bombardamenti, del regime che vuole le donne private di ogni diritto e gli uomini vittime del terrore. Parvana, per sopravvivere, aiuta il padre a vendere i pochi oggetti di famiglia al mercato, ma quando lui viene arrestato ingiustamente è lei a farsi carico della famiglia, travestendosi da ragazzino e cercando di racimolare soldi nei più svariati modi, dato che le donne non possono uscire di casa. La mamma, dopo i primi momenti di sconforto, decide dal canto suo di fondare con l'amica Weera un giornale di denuncia. La sua è una storia di una infanzia negata, che vive con coraggio i propri giorni, arrangiandosi come può. È un racconto inventato, quello di Parvana, ma per drammaticità e attinenza ai fatti che hanno caratterizzato l'Afghanistan è da considerarsi realistico. In fondo al libro possiamo trovare un glossario che spiega ai ragazzi le parole chiave usate.



Frasi del libro

"E poi era pericoloso per le donne uscire per strada senza essere accompagnate da un uomo."

"Spesso i soldati sequestrano le donne giovani. Le portavano via e le loro famiglie non le rivedevano più."

"Quando le cose andranno meglio e saremo grandi, dovremo ricordarci che c'è stato un giorno, quando eravamo bambine, in cui abbiamo dissotterrato ossa per poi venderle, perché le nostre famiglie potessero mangiare."

Sotto il burqa è una lettura consigliabile dai 10 anni in su.

Il libro è distribuito da Fabbri editore

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