Quando si affronta il mondo della dislessia e disturbi di apprendimento bisogna sempre parlarne entrando in punta di piedi. Ancora adesso, a distanza di anni dall'uscita della legge 170 in materia, alcuni docenti stentano a capire ciò che accade nel cuore dei ragazzi, ad addentrarsi nei meccanismi mentali che accompagnano questo disturbo. Eppure ci vorrebbe così poco, un atto di umiltà ed una voglia di imparare e crescere con chi ne è affetto. Nel libro i protagonisti si raccontano in prima persona. Narrano il loro vissuto, ci portano nei meandri della loro psiche, confidando le loro difficoltà, i loro ostacoli e quanto è stato duro vincere la battaglia dell'incomprensione. Ne esce un libro che a mio avviso è si di denuncia, una richiesta di aiuto per essere accettati per come si è, a leggere le fragilità che al primo colpo d'occhio possono sembrare, svogliatezza o arroganza, ma è anche un libro di speranza. Se da un lato alcuni protagonisti hanno dovuto lottare con insegnanti insensibili, altri da loro hanno tratto spunto e sono stati in grado di spiegare le proprie ali e volare. Un collage di esperienze che consiglio di leggere per aprirsi ad una realtà che ci coinvolge, e ci fa capire le difficoltà che devono affrontare le famiglie.
Frasi del libro
"La mia futura suocera registrava sulle cassette interi manuali di architettura letti da lei."
"Se avere un DSA può provocare nel bambino stati di ansia. Senso di inadeguatezza, calo di autostima, in lui ha generato un senso di sfida e di rabbia."
"Una vera e piacevole sorpresa è stato trovare al liceo musicale professori che sapevano bene cosa era la dislessia, che mi hanno aiutato incoraggiandomi, consigliandomi sui metodi di studio molto validi."
"Ho cercato di vedere la dislessia non come un limite ma come una fonte in più da cui trarre vantaggio. Non posso dire che questo mio modo di fare sia stato quello giusto, ma era quello giusto per me."
Il libro è distribuito da libriliberi
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