Amos è un giovane banchiere ebreo ben integrato nella comunità di Saluzzo. Presto sposo di Margherita, che apprezza ma non ama, conosce durante un appuntamento di lavoro Teresa, una una umile contadina cattolica e se ne innamora perdutamente. Costretti a vivere la loro storia di nascosto, la situazione precipita quando lei scopre di aspettare un bambino. Per lei Amos viene cacciato dalla comunità e dalla famiglia stessa. Per lui Teresa inizia a studiare per diventare una donna ebrea. Lia Levi scrive un racconto completamente diverso da quelli finora trattati; una saga famigliare delineata con sapiente maestria. Ne esce una poesia; un manoscritto avvincente paragonabile ai classici inglesi dell'800 per intensità e trasporto. Da leggere.
Frasi del libro
"Amos aveva sentito che nell'aria qualcosa stava cambiando prima ancora di accorgersene. Poi gli sembrò che all'improvviso il globo terrestre si fosse squarciato in un punto preciso e che all'interno di quello squarcio non esistesse più nulla, solo un brulichio di luminescenze in solenne sospensione."
"Teresa, così immersa nella gioia della Tora', aveva veramente fatto sua la religione ebraica, o il motivo era sempre quello di prima...rendere felice Amos."
"Loro si erano scelti con il sangue, ed era lo stesso sangue che continuava a pulsare nelle stesse vene. Amos era il simbolo di tutto ciò che si deve venerare."
Il libro è distribuito da Edizioni e/o
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