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La passeggiata


Federico Moccia, sperimenta il racconto onirico e lo fa con leggerezza e trasporto. Un figlio cerca di trovare un momento di ricongiunzione con il padre in una mattina come tante altre al mare, dove, ripercorrendo gli anni della sua giovinezza, affronta il tema difficile della morte, della speranza, delle parole non dette. Ne esce un turbine di pensieri, una girandola di emozioni che forse sono di tutti noi, perché le presenze si danno sempre per scontate, ma sono i momenti di assenza che ci fanno riflettere ed originano rimpianti. Il figlio che spera nel dialogo con il padre, desidera nella sua ricerca essere compreso, forse anche perdonato. In questo i lettori facilmente si identificano. Siamo tutti noi figli con qualche sospeso nel cuore e non a caso le uniche persone che hanno un nome sono le altre, le comparse del racconto, come il bagnino Walter ed il gelataio Mennella, non i due protagonisti. Un racconto che pur nella sua brevità è un concentrato di emozioni, un cammeo da inserire nella nostra libreria.



Frasi del libro

"Sono tornato lì dove ho passato la mia infanzia. E aspetto."

"Sono andato oltre quello che ci è dato modo di chiedere, di poter semplicemente avere. Non è come quei tanti desideri di vita che si possono faticosamente conquistare."

"E mentre torniamo, sono lì che corro, ancora giovane. E dopo qualche metro, sono invece improvvisamente cresciuto."

"Cosa volevi dirmi? Non c'è bisogno sempre di parlare per dire qualcosa. E tu mi hai detto tante cose."

La passeggiata è edito da Bur

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