Tiziano sa che gli rimane poco tempo, chiama così il figlio nel suo rifugio ad Orsigna, per parlare della sua vita. Ne nasce una intervista, un testamento da lasciare ai posteri sul senso della vita. I toni sono pacati, in lui c'è la consapevolezza di aver avuto molto, aver visto e raccontato la storia, il privilegio di esserne stato protagonista con i suoi reportage dall'estero.
Terzani parla di tutto, senza freni. Il suo racconto inizia dalla sua infanzia nel quartiere di Soffiano e prosegue con la sua esperienza all'Olivetti. L' Asia, il mondo nel quale si immerge da giornalista, diventa il suo mondo. Ne studia il momento storico da inviato, prova a capire il modo di vivere da uomo e scrive, scrive, articoli di giornale, e libri che hanno emozionato i lettori. L'intervista non è solo una occasione per ricordare i suoi trascorsi lavorativi, ma anche per rivivere le emozioni passate con la amata moglie Angela ed i due figli, che lo hanno seguito nel suo girovagare per il mondo. Un libro intenso che ci permette di conoscere l'uomo con i suoi sogni, la sua determinazione, che ha vissuto una vita avventurosa, consapevole che fare il giornalista era l'unico lavoro che potesse fare.
Frasi del libro
"La mamma è stata per me una grande compagnia di viaggio, una grande amica, consigliera, partner in tutto. E come la riconosci una persona così? Non la si riconosce. Senti che non c'è alternativa."
"Se allora mi devo chiedere che cosa per te io ho sognato, te lo dico semplicemente: volevo che te fossi un uomo libero."
"Vorrei che il mio messaggio fosse un inno alla diversità, alla possibilità di essere quello che vuoi. Fate una vita, una vita. Una vita vera, una vita in cui sei tu. Una vita in cui ti riconosci."
"Quando sei a un bivio e trovi una strada che va in su e una che va in giù, piglia quella che va in su. È più facile andare in discesa, ma alla fine trovi un buco. A salire c'è speranza."
Il libro è distribuito da Longanesi
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