I miei primi approcci con i libri di Chiara Gamberale sono avvenuti alcuni anni fa, per caso. Da quel momento, il suo stile asciutto ma profondo, la sua maestria nel raccontare i mutamenti dell'animo umano sono diventati un motivo per acquistare ogni suo nuovo impegno letterario.
Con "L'isola dell'abbandono", Chiara, ci fa entrare nel mondo di Arianna, Occhi per il primo amore, una fumettista trentenne che da anni ha una storia con un uomo complesso, con problemi psichici e che lei ha deciso di salvare. Quando durante una vacanza a Naxos lui scappa con una ragazza incontrata sul luogo, la protagonista decide di non far ritorno a casa, ma restare nell'isola. Lì la sua vita cambia. Il cuore della donna scopre l'amore vero; ma sarà pronta per questo? Naxos, dove è stata abbandonata, diventa un luogo di rinascita, dove lei scoprirà sé stessa e si rifugerà non appena avrà l'occasione. Il luogo dove il cuore con i suoi palpiti e l'anima si incontrano.
Un libro bello, intenso, che sa trasportare il lettore nei meandri della psiche dei protagonisti. Gli uomini sono visti nei loro spazi egoisti con una incapacità di mettersi nei panni dell'amata, o fare per lei gesti significativi. L'azione, quella positiva, quella che fa vibrare le corde del cuore spetta ad Arianna.
Frasi del libro
"Perché lei, soprattutto, da quando Damiano se ne è andato, fa fatica a ricordarselo che esiste.E' piena di Emanuele che proprio mentre la riempie rischia però di annientare tutto quello che prima di Emanuele c'era."
"Stefano prendeva un pretesto a caso e cominciava a battersi la testa con un pugno e a urlare che lei lo avrebbe abbandonato."
"A Damiano invece ragionare sulle parole non solo piace. E' L'unico modo che conosce per aiutare chi si è perso a ritrovare la strada di casa."
"Se sapessimo di che cosa abbiamo bisogno, non avremmo bisogno dell'amore."
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