Viene annoverato come un romanzo, ma questo libro è di più; è un inno alla vita, una celebrazione dell'amore più puro, che affronta mille difficoltà e resiste oltre il tempo.
Siamo in Birmania e Julia è una ragazza americana arrivata in oriente alla ricerca del padre, sparito nel nulla. In un locale incontra il misterioso U Ba, che la avvicina e le chiede di ascoltarlo.
Dopo le prime ritrosie di Julia, l'uomo inizia a narrare la storia di un ragazzo cieco, Tin Win, del suo villaggio di origine. Il racconto sembra quasi irreale, tanto è avvincente ed è reso ancor più interessante dall'amore contrastato di Tin con la ragazza tetraplegica Mi Mi. A questo punto Julia vuole ascoltare come va a finire e così scopre che....
Non ho timore nel dire che è uno dei più bei libri che abbia mai letto e che sfoglierei mille volte ancora. Alcuni passi contengono la saggezza tutta orientale di vivere la vita come esperienza mistica. Con una accettazione filosofica del proprio destino.che non è rassegnazione ma volontà che ciò che si deve compiere deve essere vissuto.
Frasi del libro
"Ci sono momenti in cui la vita cambia completamente il corso? Oppure momenti così sono solo il punto di arrivo di un processo lento e non ci coglierebbero di sorpresa, se in precedenza avessimo preso sul serio ogni segnale di pericolo invece di ignorarlo?"
" Crediamo di vedere quello che c'è intorno, ma quello che percepiamo è solo la superficie. Dobbiamo imparare a comprendere l'essenza delle cose, la sostanza, e per fare questo gli occhi ci sono più di impedimento che altro. "
" Vogliamo essere amati come amiamo noi. Ogni altro modo ci è estraneo, lo guardiamo con dubbio e sfiducia, ne fraintendiamo i segni, non capiamo la sua lingua. Accusiamo. Affermiamo che l'altro non ci ama."
Il libro è edito da Beat
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