Il periodo natalizio è sempre un momento di bilanci, ricordi. La protagonista inizia il suo racconto il 1° dicembre ad Amburgo nel periodo del dopoguerra, e finisce il 24, nella vigilia di Natale. Ogni giorno dell'avvento è occasione per fare un resoconto della sua vita, raccontare un episodio, un aneddoto. Ne nasce così fra passato e presente, un libro pieno di sentimento, dove le sue origini, in parte armene, in parte italiane, si uniscono ed integrano, creando un crescendo di emozioni che talvolta mettono in ombra la protagonista, per dare luce ai parenti la cui storia ha il sapore di un ricordo da appendere all'albero: la gelosia per la sorellina malata diventa quindi l'occasione per mettere in luce la figura della madre, l'incontro con l'amica diventa il pretesto per raccontare la sua storia segnata del crimine efferato di Smirne nel 1922 ...
La narrativa scorre fluida, nonostante la divisione in ventiquattro racconti, tanto da creare una attesa capitolo dopo capitolo.
Un piccolo viaggio nella storia, i luoghi, i sentimenti. le differenti tradizioni di una famiglia che ben presto riesce ad entrare nei nostri cuori.
Frasi del libro
"I cucchi non sono mica solo i furbi, però, sono anche gli sciocchi che sperano di imbrogliarci."
"Sui tetti di New York si trova davvero di tutto, perfino orti biologici e ristorantini alla moda ma la bellezza e la grandiosità convivono con gli enormi ammassi di rifiuti nelle strade."
"Papà si innamorò di lei sentendo la sua voce, mentre scendeva le scale di un albergo a Cortina chiaccherando; e lei si lasciò amare, e accettò con lui la sua famigliona orientale, niente affatto sorpresa di ritrovare parenti in tante parti del mondo."
Il libro è distribuito da Piemme voci
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