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Giulio fa cose


Sono passati oltre quattro anni dalla data del ritrovamento del corpo senza vita di Giulio Regeni al Cairo ed ancora giustizia non è stata fatta. Con questo libro i genitori del ricercatore vogliono dire la loro verità e raccontare alle persone chi era davvero Giulio. Il libro si divide in tre parti: la prima riservata ai primi anni del ragazzo, i rapporti con la famiglia, gli studi, le difficoltà, i successi; la seconda, dedicata ai fatti drammatici che hanno visto Regeni barbaramente ucciso; la terza, più tecnica, relativa ai momenti chiave della vicenda, descritti in stampo giornalistico.

Entriamo in punta di piedi a Duino, dove il giovane è cresciuto con un padre emigrato in Australia, e che da lui ha ereditato il suo amore per i viaggi, le lingue, la curiosità; lo rivediamo studioso fin dalla primaria, con la sua instancabile sete di conoscenza, i suoi Topolino in mano, fino ad arrivare agli studi internazionali che lo hanno portato dal New Mexico a Leeds, a Cambridge al Cairo.

Diversa è la sequenza di immagini dopo la chiamata ai famigliari, dove viene chiesto di volare in Egitto. Un quadro a tinte fosche, depistamenti, zone d'ombra nelle indagini, falsi amici, testimonianze dubbiose, apparenti appoggi promessi da parte di alcuni esponenti dello stato e che poi non verranno mantenuti, l'affetto della gente comune.

Un libro che strappa il cuore, che fa riflettere ed indignare. Una volta finito di leggere non si può altro che voler abbracciare la famiglia di Giulio, ed essere consapevoli da dove gli è venuta tanta forza, quel suo essere speciale.


Frasi del libro

"Vorrei parlarvi di Giulio perché c'è una questione che non mi convince: Giulio sa tante cose. Troppe. Com'è possibile? Legge troppo... Ha letto tutto quello che c'è nella biblioteca scolastica."

"Quando rientrammo a casa c'era tutto il paese che ci aspettava per ascoltare le nostre disavventure di viaggio. Poteva Giulio non vedere il mondo? No, non poteva, Poteva averne paura? Non poteva,"

"Io ero in giro. Era il 27...Ricordo di aver chiuso gli occhi e di aver visto un'immagine: un cassonetto di immondizia, e, a fianco di quel cassonetto, buttato per terra, Giulio."

"Arriva una seconda telefonata. Era ancora Massari. E ci dice: scusate abbiamo dieci minuti di ritardo. E non abbiamo buone notizie... Abbiamo capito."

"Ho visto sul viso di Giulio tutto il male del mondo, mi è venuto così. E tutto quel male continua."

Il libro è distribuito da Feltrinelli

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