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Fiorire d'inverno. Nadia Toffa



Oggi avrebbe compiuto 41 anni. Vorrei ricordarla nella sua data di nascita, perché quando la si vedeva sul video colpiva per la sua vitalità. Nadia ci racconta la sua storia e lo fa con uno stile asciutto, giornalistico ma mai freddo. Riesce a fare entrare il lettore in punta di piedi nel suo vissuto, ed anche nei momenti più drammatici si racconta con fermezza e dignità, quasi a dire: "Questa sono io. Non voglio che mi compatiate, solo che mi capiate." Un libro che parte dalla sua infanzia, con le prime lezioni di vita ottenute grazie alla ginnastica artistica, ai legami con le sorelle, ai suoi primi passi nel mondo del giornalismo, fino ad approdare alle IENE, ed i reportage sugli scandali dei farmaci, le prostitute, concludendo con la famosa inchiesta sulla terra dei fuochi. L'ultima parte, ci fa vedere la Nadia donna, fragile e coraggiosa al tempo stesso, lottatrice contro il male che l'ha colpita e che impara a contare sugli altri.

Un libro che si legge in un attimo e ci fa conoscere una Nadia inedita.



Frasi del libro

"Non ho mai regalato niente alle qualità che ho, non le ho mai sprecate o risparmiate, perché mi è sempre sembrato uno schiaffo alla natura che me le ha date in sorte."

"E adesso la malattia mi restituisce pezzi interi di infanzia, le carezze, l'abbandono, l'affidamento."

"Chi ci sta vicino non può mai dimenticarsi che noi malati oncologici siamo sempre al fronte e abbiamo bisogno di molta gentilezza e buonumore, abbiamo bisogno di planare sulle cose dall'alto."

Il libro è edito da Mondadori

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